L’EREMO DI SAN CATALDO A COTTANELLO, IL SITO ARCHEOLOGICO DI FORUM NOVUM ED IL SANTUARIO DI SANTA MARIA IN VESCOVIO

 

 

MATTINA

L’Eremo di San Cataldo è uno dei punti nodali della cultura religiosa sabina.

La suggestione del luogo, la raffinatezza della decorazione pittorica, la semplicità dello stile della chiesetta si fondono perfettamente generando un fascino non facilmente eguagliabile.
Situato lungo la via provinciale, presso il centro abitato di Cottanello, incavato nella roccia granitica, contornato da un bosco di ulivi e piante selvatiche, sarebbe stato questo, secondo la tradizione il luogo scelto da San Cataldo, fuggito da Taranto in seguito alla persecuzione ariana, come rifugio.

 

 

 

POMERIGGIO

Nel territorio di Torri, in località Vescovio, sorgono le rovine dell’antico municipio romano di Forum Novum, una fondazione risalente con buona probabilità al Il secolo a.C. L’abitato era stato costruito su di un terrazzo alluvionale quasi alla confluenza di due corsi d’acqua a regime torrentizio, ed all’incrocio di due strade secondarie che collegavano il nuovo centro tanto alla via Flaminia quanto alla via Salaria.

Cospicue sono ancor oggi le tracce di questo passato. Alcuni scavi effettuati qualche decennio fa, hanno riportato in luce gran parte della zona pubblica dell’abitato: il foro, la basilica, alcune botteghe, un tempio, mentre lungo le vie di accesso sono ancora ben visibili i nuclei, più o meno conservati, di monumenti funerari e delle arcate d’un acquedotto.

Di particolare interesse ovviamente la Cattedrale di Sabina, ovvero la chiesa di Santa Maria in Vescovio.
L’edificio, più volte restaurato, conserva i principali lineamenti e l’impianto dell’edificio romanico eretto nei primi anni del secolo XII. Nella torre campanaria sono stati reimpiegati numerosi frammenti scultorei altomedievali, databili tra la fine dell’VIII e gli inizi del IX secolo, insieme ad altri materiali di spoglio, iscrizioni, lastre marmoree, laterizi, prelevati dalle rovine della città romana.